Autore: EmanueleCinelli Pubblicato: 29/06/2013 13:17:03 Categoria: eventi Letto: 8028 Rating: 4
20 … 30 … 16 … 130 … 250 … 350 …. 9 … 6 … 4 … 2… 20.000 … Ma stai dando i numeri?
Si, sto proprio dando i numeri, i numeri di un grande raduno, i numeri del Raduno Nazionale 2013 de iNudisti!
Oasi di Zello, 22 e 23 giugno: tante le attività previste e sviluppate nel corso del raduno, per ognuna una sua piccola storia.
Si parte, in via ufficiosa, il venerdì pomeriggio con i primi arrivi e le operazioni di allestimento dei supporti logistici: cucina, mensa, segreteria e… no, il tendone della mostra NudArte non si fa in tempo a montarlo, l’Oasi deve chiudere. Lasciate in sospeso le operazioni di allestimento, i radunanti si ritrovano poco dopo in uno dei tanti agriturismo della zona, la Cà del Becco, per una prima cena conviviale.
Sabato mattina, come prima cosa viene eretto lui, rosso e bianco, possente e poderoso, grande, lucente è il TAN, tendone apertone nudistone. Si tratta di un tendone comprato dagli utenti de iNudisti per donarlo all’associazione Tenda Aperta di Nove (Vicenza), associazione di volontariato sociale con la quale ormai da tre anni è nata una bellissima e preziosa collaborazione. Viene qui montato per il suo primo impiego ufficiale e nei giorni a seguire sarà protagonista in due altre occasioni: l’assegnazione del pollicione (simbolo che identifica gli utenti fisicamente noti alla gestione del sito e/o particolarmente presenti alle sue attività materiali) al tendone stesso; l’apposizione, su di una parete del tendone, del banner de iNudisti e delle firme di tutti gli utenti che hanno contribuito al suo acquisto. Proprio mentre stiamo per andare in “stampa” ci giungono i sentiti ringraziamenti di don Stefano per questa nostra importante e utilissima donazione, che noi provvediamo a girare pubblicamente a tutti i nostri utenti.
L’estrazione dei massaggi nudisti è passata, causa la confusione che sempre si crea nei primi momenti di raduno, un poco inosservata, è stato comunque una importante aggiunta al valore complessivo del raduno.
Anche la corsa campestre vede aumentare il numero dei partecipanti. Partiti domenica mattina alle dieci e mezza, i concorrenti si lanciano con grande spirito sportivo sulla ripida rampa inziale, segue un lungo traverso in lieve discesa, poi un ripidissimo tuffo nel bosco e con una serie di saliscendi si ritorna al punto di partenza. I più allenati fanno quattro giri per un totale di quatto chilometri e ottocento metri; i meno allenati si fermano dopo il secondo giro, per la classifica del percorso corto.
Una menzione specifica merita anche la presenza di un fotografo Reuters che, volendo effettuare un servizio sul naturismo e sul nudismo, ha visto in questo raduno la migliore occasione per ottenere tutte le informazioni e le immagini necessarie. Materialmente non l’abbiamo indotto a liberarsi dalle vesti, ma virtualmente si: ottime, infatti, le sue impressioni sul raduno; chiara e pulita la sua comprensione dello stile di vita nudista; splendide, infine, le sue foto che ben documentano la naturale spontaneità del nudismo, la sua totale indipendenza dalle questioni di sesso e la bellezza del corpo nudo. Potete vederne la parte già pubblicate su diverse riviste cartacee e on-line, italiane ed estere:Il resto del Carlino, El Tiempo, Jornal de Noticias, Vlad-Dolohov, Globo.com, Quotidiano.net, Ridus,Il Sole 24 Ore.
Coinvolgente, emozionante, positivamente rilevante il momento di riflessione, quando un nutrito gruppo di persone, ai radunanti si sono uniti anche alcuni altri ospiti dell’Oasi, si è momentaneamente isolato dal resto della festa per confrontarsi su alcuni temi. Partendo da spunti religiosi, ma portando il discorso sugli aspetti umani generali, si è parlato di semplicità collegata al nudismo, semplicità come qualità umana di relazione con se stessi e con gli altri, semplic