Autore: Emanuele Cinell Pubblicato: 11/01/2014 07:29:00 Categoria: nudismo Letto: 4550 Rating: 4
Pitagora riteneva che il Numero fosse l’elemento primordiale dell’Universo: “Tutte le cose che ci è dato conoscere posseggono un numero” (cfr. “Storia della filosofia greca – I presocratici” di Luciano De Crescenzo, Arnoldo Mondadori Editore). A lungo s’è optato sui numeri per vincere battaglie e guerre. In economia e in politica da sempre si cercano i grandi numeri. La democrazia è fondata sul potere della maggioranza. Eppure...
Eppure:
È quindi vero che i numeri contano ma anche no, c’è un altro fatto che lo dimostra.
Nell’ambiente del nudismo molti sono coloro che manifestano dissenso verso chi tenta azioni reali per la diffusione e la difesa di questo stile di vita. La motivazione della contrarietà è che “tanto non ci ascoltano, siamo tropo pochi”.
Orbene, se si analizzano attentamente i fatti e si guarda alla realtà odierna, è facile notare che assai pochi non accettano l’esistenza del nudismo, sono anche meno dei nudisti stessi, eppure costoro vengono ascoltati, perché?
Perché, a differenza dei nudisti, si fanno sentire e prima di farlo non si chiedono “sarò solo?” o “sarò l’unico?” bensì si muovono, agiscono come singoli individui: telefonano alle forze dell’ordine, scrivono ai Sindaci e ai quotidiani, minacciano di disdire le prenotazioni presso le strutture ricettive, intervengono nei siti e sui social network manifestando, spesso con toni accesi e osceni (significativi di quello che essi sono), il loro acceso disappunto, la loro intolleranza.
Beh, che dire, se noi nudisti non impareremo ad agire in prima persona, senza preoccuparci del “quanti siamo”, del “sarò l’unico?”, del “ci vogliono i numeri”, beh, ecco, noi non cresceremo mai e chi ci osteggia l’avrà sempre vinta, non perché noi siamo pochi, ma perché ...
noi siamo assenti