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Ordinanza di divieto nudismo a Vizzola

Autore: a_fenice
Pubblicato: 14/07/2010 21:45:13
Categoria: news
Letto: 7127
Rating: 2

COMUNE DI VIZZOLA TICINO

PROVINCIA DI VARESE

Piazza Marconi n. 25 Tel 0331-230819 Fax. 0331-230996

info@comune.vizzolaticino.va.it

ORDINANZA N. 7

OGGETTO:

MISURE DI CONTRASTO ALL’ESERCIZIO DELLA PROSTITUZIONE SU

STRADA E AI FENOMENI DI DEGRADO PRESENTI SUL TERRITORIO COMUNALE.

IL SINDACO

Premesso che il Parco Naturale della Valle del Ticino costituisce un unicum di grande

rilievo e bellezza, rappresenta un’area a elevata biodiversità, un’ eccellenza nel panorama faunistico

del territorio della pianura padana con una flora da considerarsi una sorta di riassunto della

vegetazione padana nel tempo e nello spazio, meta ideale per una serie di attività a contatto con la

natura riconosciuta come interesse sovra comunale;

Considerato che i visitatori del parco non sono solo gli utenti delle spiagge ma soprattutto i

nuclei familiari, le scolaresche e gli studiosi interessati alla storia legata al fiume Ticino e a tutto

quello che lo circonda formato da oasi e riserve raggiungibili percorrendo svariati sentieri a piedi o

in bicicletta;

Premesso che il Corpo Forestale dello Stato ed il locale Servizio di Polizia Locale hanno

rilevato, su ampie zone del territorio di questo Comune ed in particolare nei tratti rivieraschi del

fiume Ticino all’interno del Parco Naturale della valle del Ticino una situazione di grave degrado

causata da:

- Atti osceni contrari alla pubblica decenza. È stata rilevata la presenza di persone, uomini e

donne completamente nudi alcuni dei quali accompagnavano l’esibizione di nudità con palpamenti

e gesti sugli organi tipici della sessualità con contenuti erotici mentre altri intrattenevano rapporti

sessuali orgiastici fra loro;

- Prostituzione. È stata rilevata la presenza lungo alcune strade comunali, nei pressi o in vista

delle medesime, di persone uomini o donne dedite ad attività di prostituzione;

- Abbandono di materiale organico, cartaceo, preservativi, oggettistica sessuale. È stata

rilevata la presenza di confezioni di oggetti erotici, profilattici, fazzolettini di carta, riviste

pornografiche;

Constatato che le medesime aree interne e tratti rivieraschi del parco del Ticino ricadenti nei confini

di questo Comune sono altresì interessate dalla frequentazione di:

- Gruppi familiari anche con presenza di minori che praticano attività ricreative quali

passeggiate in bicicletta, a piedi, a cavallo;

- Persone o gruppi dediti all’attività sportiva dilettantistica quale pesca o cicloturismo;

- Gruppi di alunni di scuole primarie e secondarie, con elevata presenza di minori, che

svolgono attività didattica promossa dall’Ente Parco Ticino, nell’ambito dei propri fini istituzionali;

- Persone dedite all’attività imprenditoriale agricola che si svolge all’interno del parco stesso;

- Gruppi scout dell’AGESCI, dei quali fanno parte prevalentemente ragazzi e ragazze di età

minore, che da decenni abitualmente svolgono le proprie attività su aree di proprietà site a ridosso

del fiume Ticino;

Tenuto conto che ai sensi dell’articolo 54, comma 4, del Testo Unico degli enti locali e del

successivo Decreto Ministeriale di attuazione del 8 agosto 2008 adottato dal Ministro dell’Interno, il

Sindaco interviene per prevenire e contrastare:

- a) le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l'insorgere di fenomeni

criminosi, quali lo sfruttamento della prostituzione;

- b) i comportamenti che, come la prostituzione su strada, possono offendere la pubblica

decenza anche per le modalità con cui si manifestano, ovvero turbano gravemente il libero utilizzo

degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati o che rendono difficoltoso o pericoloso

l'accesso ad essi;

Rilevato che la sopra descritta situazione di degrado è stata, altresì, accertata anche dalla

locale Polizia Locale, nonché da personale appartenente al Corpo Forestale dello Stato nell’ambito

delle attività istituzionali, alle quali, peraltro anche gli organi di stampa locale hanno dato ampio

risalto, nel mese di dicembre 2009;

Rilevato altresì che dei luoghi oggetto delle situazioni di degrado sopra dette è data larga

divulgazione attraverso siti internet all’interno dei quali gli interessati possono trovare tutte le

informazioni relative a: descrizione dei luoghi, indicazioni stradali per il loro raggiungimento,

attività svolte, tipologia delle persone che li frequentano;

Constatato che prevengono sia agli Amministratori di questo Ente che al personale di Polizia

Locale, ricorrenti quasi quotidiani esposti verbali e lamentele concernenti la suddetta situazione di

degrado, che si protrae oramai da diversi anni, al punto da pregiudicare le ordinarie condizioni di

coesione sociale;

Ravvisata quindi la necessità di porre termine alla situazione di grave degrado e di

turbamento al libero utilizzo delle aree pubbliche poste all’interno e nelle immediate vicinanze del

Parco naturale della valle del Ticino;

Ritenuto, pertanto, necessario ripristinare le ordinarie condizioni di vivibilità e fruibilità da

parte di tutte le utenze nelle aree dell’Ente Parco Ticino e comunque poste all’interno dei confini

comunali, sia pubbliche, private ad uso pubblico, private ma comunque visibili da aree pubbliche

e/o aperte al pubblico;

Dato atto che con nota prot. n. 2391 del 26/04/2010, in ottemperanza al disposto di cui al

novellato art. 54, comma 4, 2° capoverso, del D. L. vo n. 267/00, è stata preventivamente inviata al

Prefetto della Provincia di Varese, la bozza della presente ordinanza;

Dato altresì atto che nella medesima data, 26/04/2010, la predetta ordinanza è stata

presentata al Dirigente dell’Area I – Ordine e Sicurezza Pubblica della Prefettura di Varese, e che

nel pomeriggio del medesimo giorno alle ore 14:45 circa perveniva agli uffici della Polizia Locale

comunicazione telefonica con la quale il dirigente di cui sopra non rilevava alcun impedimento o

eccezione all’adozione formale della presente ordinanza;

Tenuto altresì conto che in occasione della riunione tecnica di coordinamento delle Forze d


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