Autore: Pino Fiorella Pubblicato: 25/01/2010 17:21:58 Categoria: nudismo Letto: 8557 Rating: 3
Sono stati scritti fiumi di parole sulla distinzione tra nudismo e naturismo perché da sempre, anche all’interno del movimento naturista stesso, si è cercato e si cerca di scindere in due parti questa filosofia di vita caratterizzata dalla pratica della semplice nudità da una parte e dalla pratica di un nudismo etico (naturismo) dall’altra. In relazione al semplice nudismo, possiamo dire che vi è una scuola di pensiero che afferma che la gimnosofia o nudismo sarebbe solo uno degli obiettivi del naturismo. E ciò è anche vero, dato che il naturismo persegue anche altri obbiettivi, come l'igiene psicofisica, l'autoaffermazione, l'autoidentificazione, la detabuizzazione, ecc., ma tale affermazione dimentica di chiarire che la pratica della nudità è il principio cardine del naturismo, e non come invece si sostiene da detta scuola che il naturista, una volta approdato al nudismo, "deve lasciarselo alle spalle o mantenerlo soltanto come fatto piacevole e distensivo per periodi di tempo limitati, essendo poco importante rispetto al cambiamento di visione che il naturismo dà all'esistenza" (!?). E come se ciò non bastasse, c’è anche chi pretende d'interpretare le delibere del Consiglio Direttivo della INF-FNI (Federazione Naturista Internazionale). Una di queste interpretazione dice che i membri di tale Consiglio si impegnano alla più grande tolleranza di fronte a diverse abitudini che sono proprie di altre organizzazioni (!?). E qui il concetto di tolleranza sconfina nella più completa confusione mentale, poiché appare evidente che se un'altra organizzazione non pratica il nudismo non può certo far parte della FNI-INF. Inoltre, sempre da costoro, viene citato l'anno 1953, perché sembrerebbe che a partire da quella data sia stata introdotta la netta distinzione fra il "naturismo nudista" della INF-FNI e un "naturismo non nudista" di altre organizzazioni. Certamente: se si tratta di organizzazioni che non fanno parte della Federazione Naturista Internazionale noi pensiamo che possano fare ciò che vogliono. Di certo non possono essere considerate organizzazioni naturiste, come vedremo più avanti quando spiegheremo il significato della parola naturismo. A questo punto preferiamo tralasciare la lunga sequela di inesattezze, errori storici, interpretazioni sbagliate, considerazioni strampalate che dimostrano l'estrema ignoranza di chi pretende di sapere senza aver prima approfondito i termini della questione nudismo/naturismo, per concentrarci sul concetto di nudità, cioè del principio cardine dell’idea naturista così come è stata formulata dai padri del naturismo. E lo facciamo perché ci è capitato di leggere che naturismo e nudismo non sarebbero la stessa cosa, e che di conseguenza sarebbe errato considerare questi due termini come sinonimi; che fare del solo nudismo sarebbe banale; che il naturismo dovrebbe essere improntato alla massima tolleranza (preso atto del fatto che stiamo diventando una società multietnica); che le riviste naturiste dovrebbero parlare soltanto di naturismo e invece sono piene di foto di villaggi, centri e spiagge nudiste, ecc. Ebbene, se noi rispondessimo a tutte queste accuse che si tratta di sciocchezze, di vere e proprio stupidaggini che si fondano sull'ignoranza di cui si diceva sopra, ci verrebbe senz'altro ribadito che non abbiamo argomenti per replicare. Invece gli argomenti ci sono, eccome! Innanzitutto precisiamo subito che fare del solo nudismo non è un fatto banale per il semplice motivo che la nudità integrale lascia scoperti gli organi genitali. Il che implica l'abbattimento, conscio o inconscio, di un tabù ancestrale, cosa questa che non ci sembra affatto banale. Per quanto riguarda invece il concetto di tolleranza, è necessario chiarire che la tolleranza naturista non può spingersi oltre un certo limite, perché l’accettazione di persone vestite, fatti salvi i casi di necessità, igiene e quant’altro rende il vestito necessario, metterebbe in crisi l’idea naturista e la scardinerebbe alla base. Circa le riviste naturiste c'è poco da dire: che cosa si vorrebbe che queste facessero, oltre a pubblicare notizie e articoli di cultura naturista, se non la pubblicità ai centri naturisti, pardon "nudisti", come dicono questi contestatori che accusano i centri di favorire soltanto la pratica del "semplice nudismo”, cosa non vera, trattandosi di nudismo comunitario e promiscuo? Per rispondere a tutti questi quesiti non dobbiamo far altro che prendere in esame la prima contestazione (dato che le risposte alle altre sono implicite nel discorso che segue), e cioè che naturismo e nudismo non sarebbero la stessa cosa. Ebbene, per spiegare che invece i due termini indicano la medesima cosa, e quindi di fatto sono sinonimi, è necessario fare un passo indietro nel tempo per tornare alle origini del naturismo. La "gimnosofia" (gymnos=nudo - sofia=saggezza) è nata nel 1926, anno della fondazione della rivista francese "Vivre d'Abord", mentre il termine "naturismo" esisteva già prima della gimnosofia. Detto ciò, occorre dire che pochi allora avevano il coraggio (per esempio in Italia eravamo in pieno regime fascista) di parlare apertamente della connotazione nudistica implicita ed essenziale del naturismo. E per spiegare questo fenomeno ci rifacciamo alla storia del naturismo in Europa. Ricordiamo che all'epoca della nascita del nostro movimento il sentimento di assoluta e preconcetta ripulsa nei confronti della nudità era il frutto di una sorda e ottusa mentalità borghese di vittoriana memoria. Per questo motivo, cioè per non urtare quella mentalità, Marcel Kienné de Mongeot, fondatore del movimento naturista francese, ha preferito adoperare il termine "gimnosofia", che ovviamente nessuno conosceva, dietro il quale però si celava la parola "nudismo". E per chiarire ulteriormente il concetto il de Mongeot cita il dottor Fougerat de Lastours, assertore convinto della pratica ginnica (=nudista) che sosteneva che il termine "nudismo" avesse un significato peggiorativo, se non equivoco e in certi casi addirittura licenzioso. Pertanto la "gimnosofia" altro non è che "nudismo" a cui p