Autore: Emanuele Cinell Pubblicato: 04/06/2011 10:48:25 Categoria: news Letto: 7558 Rating: 4
Dopo la delibera del Comune di San Vincenzo (LI) giunta lo scorso anno ad autorizzare il nudismo sulla spiaggia del Nido dell'Aquila e grazie a quella, questo 2011 parte con l'autorizzazione di due nuove spiagge: Laguna del Mort al Lido di Jesolo (VE) e Marina di Camerota (SA). Questi riconoscimenti stanno a dimostrare che anche in Italia facendosi avanti e interfacciandosi con le istituzioni è possibile ottenere spazi dedicati alla pratica del nudismo. Se poi mettiamo in evidenza che dietro agli stessi c'è stato il lavoro di poche persone, non possiamo che chiederci come le cose potrebbero andare se aumentassero esponenzialmente coloro che ci mettono faccia, braccia e impegno attivo. Il cammino verso una copertura quantomeno discreta del territorio è ancora lungo, per percorrerlo in tempi accettabili è necessario che si faccia sempre più evidente e pesante la nostra presenza, che si identifichino e colonizzino nuove zone, che si avanzino sempre più richieste per l'autorizzazione di zone adibite alla frequentazione nudista, che aumentino i praticanti e che questi non emigrino all'estero. Ricordiamo anche che le spiagge o zone nudiste non sono il fine, ma un passaggio per arrivare a quello che unicamente può essere l'obiettivo del movimento: il nudo libero. Nudismo e naturismo, infatti, non sono solo dei modi di passare le vacanze o di stare in spiaggia, ma sono anche e soprattutto scelte di vita totalizzanti che implicitamente comportano il desiderio, anzi l'esigenza di stare nudi sempre e ovunque. Chiudiamo ringraziando tutti coloro che si sono adoperati al raggiungimento di questi due nuovi successi, senza dimenticare che gli stessi si basano su dei precedenti, in particolare su quello di San Vincenzo e, quindi, cogliamo l'occasione per ringraziare nuovamente anche chi ha lavorato ai successi precedenti: il già menzionato Nido dell'Aquila (San Vincenzo - LI), il Lido di Dante (RA) e Capocotta (RO). Grazie a tutti dalla redazione de iNudisti. P.S. Una volta ottenute le spiagge vanno però anche mantenute, è pertanto necessario che vengano frequentate e che si dia supporto materiale a chi, persone o associazioni, è preposto alla gestione delle stesse.