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"Non ha senso"

Autore: EmanueleCinelli
Pubblicato: 24/05/2013 18:24:30
Categoria: nudismo
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Due settimane fa è stato pubblicato su una pagina Facebook (PassioneMontagna, di cui ringrazio anche qui la cortese amministratrice) il collegamento al mio articolo di presentazione del programma “Orgogliosamente Nudi”. Devo dire che dopo anni che parlo di nudismo e del mio essere nudista con chi nudista non è, dopo molti contatti con la società tessile, dopo molti riscontri positivi, stavolta il risultato non è stato quello sperato e molte sono state le osservazioni negative (anche se nessuna si basava sul disgusto, ma piuttosto sull'incomprensione motivazionale dell'escursionismo nudista). C’è da rilevare che, come troppo spesso accade, non solo in relazione al nudismo, che tutte peccavano in presunzione, ovvero in tutti i casi si ragionava solo sulla base di preconcetti e senza avere una conoscenza diretta delle cose. Ma tra tutte una mi interessa esaminare nello specifico: “non ha senso”.

Questa frase l’ho sentita altre volte, non solo per il nudismo anzi più spesso per altre argomentazioni: sembra che a certe persone piaccia mettersi al di sopra degli altri e arrogarsi il diritto di sentenziare cosa la società debba o non debba considerare lecito. Ma chi ha dato loro tale diritto?

Chi può stabilire cosa sia il senso e cosa il non senso? Il singolo? La massa? La religione? Quale religione? È sufficiente che un qualcosa sia praticato da tutti per dichiararlo sensato? Non è che anche tutti possono sbagliare? Non è forse vero che nel momento che qualche milione di persone pratica una certa cosa, un senso quella cosa deve avercela? Ma alla fine, non è forse vero che se anche uno solo fa qualcosa, per lui quel qualcosa ha un senso?

È il solito discorso del senso unico, del vedere le cose solo ed esclusivamente secondo propria ragione escludendo completamente la benché minima possibilità che la propria ragione possa difettare. Sulla base di tale atteggiamento, sulla base del “non ha senso” si sono fatte e ancora oggi si fanno discriminazioni anche importanti, si creano disagi sociali anche rilevanti, si pongono le basi per creare conflitti e guerre:

  • per i nazisti gli ebrei non avevano senso e andavano sterminati;
  • per i bianchi non avevano senso i neri;
  • per i maschilisti non ha senso che le donne abbiano pari ruolo;
  • per i capitalisti non ha senso che si possa pensare alla distribuzione sociale delle ricchezze;
  • per i socialisti non ha senso che qualcuno possa pensare di fare ricchezza personale;
  • per molti giovani di oggi non ha senso rispettare le regole loro imposte dalla società;
  • per molte persone non ha senso badare a dove gettano i rifiuti;
  • per molte altre non ha senso preoccuparsi di differenziare i rifiuti;
e via dicendo.

E lecito condizionare la vita e l’esistenza degli altri, di molti altri, ma anche di un solo altro, sulla base del proprio più o meno personalissimo modo di vedere le cose? È lecito che un gruppo sociale, più o meno numeroso, debba pretendere di condizionare il comportamento di altro gruppo sociale, a sua volta più o meno numeroso?

Si!?!

Beh allora a mio parere, a parere di milioni di nudisti a non avere senso sono i vestiti, in particolar modo i costumi da bagno!!!


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