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Lido di Dante, nuova ondata di Multe - Protestiamo

Autore: a_fenice
Pubblicato: 29/03/2012 21:07:18
Categoria: editoriale
Letto: 7328
Rating: 4

Ricomincia la repressione nudista da parte della forestale, non so se avete letto le ultime info in internet. Come sito e amanti del luogo, oltre che ovviamente come sede storica di una famosa spiaggia, abbiamo lanciato l'iniziativa di sollecitare tutti a inviare un'email di protesta, propria, o copiando la seguente che ti allego. Pensiamo sarebbe cosa bella e utile se la inviate in email a tutti e tre i soggetti destinatari. Più siamo a farci sentire, meglio è. Ovviamente se volete, potete anche inviare un testo libero di vostra scelta, sempre rispettoso.

 gli indirizzi a cui inviare sono nel testo:



Lettera aperta per:
Spett/li Prefetto Ravenna Bruno Corda
prefetto.pref_ravenna@interno.it
Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci gabsindaco@comune.ra.it
Comandante Forestale Gianpiero Andreatta g.andreatta@corpoforestale.it

Siamo venuti a conoscenza degli ultimi avvenimenti a Lido di Dante, ove sembra che siano stati multati dei nudo naturisti. Dato che non siamo a conoscenza piena degli avvenimenti, ma onde prevenire, veniamo a esplicitarvi alcuni punti che crediamo fondamentali, perchè se i multati erano posizionati sulle dune, o in area protetta e vietata allo stazionamento, o in atteggiamenti osceni contrari alle leggi e al senso civico, avete fatto benissimo e avete il nostro sostegno, ma se invece erano nella comune e fruibile spiaggia, con la presente esprimiamo tutta la nostra riprovazione in merito. Queste le motivazioni:

Non esiste allo stato attuale nessuna legge che vieti di praticare nudo naturismo, soprattutto in aree già da tempo conosciute e frequentate come tali. A tal proposito ricordiamo le innumerevoli sentenze di assoluzione "perchè il fatto non costituisce reato", emesse negli ultimi anni da decine di giudici Italiani. Ricordiamo le sentenze:
a Milano, negli anni 70, il turista messicano Fernando Perez sorpreso nudo a passeggiare per la città in una notte d'agosto fu assolto dal pretore Francesco Dettori con la motivazione che il nudo sta diventando un fatto di costume e che non è più raro osservare su spiagge più o meno appartate persone nude o seminude senza che gli astanti reagiscono negativamente ecc.~ ecc.
a Trieste il pretore Corrado Bidoli assolse una ragazza sorpresa nuda in una pineta perché il fatto non costituisce reato,
a Bolzano il giudice Vincenzo Luzi assolse due turisti con formula piena spiegando nella sentenza "solo una persona dagli istinti lascivi può lasciarsi turbare dalla visione di due giovani uomo e donna- in costume rigorosamente adamitico: il nudo esposto in modo naturale non è reato,
a La Spezia il giudice Giorgio Giaccardi ha assolto due ragazze sorprese nude e denunciate dai carabinieri perché non c'è stata offesa al sentimento del pudore,
a Roma il pretore Mario Giarrusco assolse tre persone sorprese nude sulla spiaggia della litoranea Ostia Lido Torvajanica con la motivazione "L' esposizione del corpo nudo su una spiaggia quando viene effettuata senza esibizioni, senza platealità e senza scopi provocatori ma con naturalezza e riservatezza non offende il senso collettivo della costumanza e del decoro secondo l'evoluzione raggiunta nell'attuale momento storico;
ad Alghero il pretore Franco Fiandanese assolse una coppia di romani che prendevano il sole nudi sulla spiaggia perché il fatto in sé non scandalizza e perciò non può costituire reato,
a La Spezia il pretore Michele Marchesello assolse sette nudisti sorpresi dai carabinieri sulla spiaggia di Corniglia, nelle Cinque Terre,
a Rho (MI) il pretore Giampaolo Marra assolse quattro giovani pescati senza indumenti nel Ticino con la motivazione "Il grado di civiltà non si misura dalla lunghezza dei vestiti.",
a Grosseto il pretore Vittorio Peronaci assolse una trentina di persone fermate nude perché il fatto non costituisce reato,
a Cagliari il giudice Crispo assolse un nudista in compagnia della moglie perché la nudità integrale in atteggiamento composto e naturale era esercitato in una pubblica spiaggia isolata di difficile accesso,
ad Ancona il giudice Perucci assolse alcuni naturisti con la motivazione che non integra gli estremi del reato di "atti contrari alla pubblica decenza" il comportamento di bagnanti che si intrattengono in una pubblica spiaggia isolata in condizioni di integrale o parziale nudità,
a La Spezia il pretore Giulio Cippolletta (e siamo arrivati al 1995) assolse due naturisti sorpresi nudi sulla nota spiaggia di Guvano e denunciati dai carabinieri addirittura per il reato di "atti osceni in luogo pubblico" poi subito derubricato in "atti contrari alla pubblica decenza", affermando, fra l'altro, che l'assoluzione si pone in linea con l'attuale impostazione dei rapporti sociali di libera esplicazione della personalità, nel paritario rispetto dell'altrui diritto,
a Ravenna il pretore Donatella Di Fiore il 20/12/95 assolse, perché "i1 fatto non sussiste", due naturisti: il Presidente ed un iscritto alla nostra Associazione, che prendevano il sole completamente nudi sulla notissima spiaggia di Lido di Dante. Erano stati denunciati dai carabinieri assieme ad altri 40 naturisti che non accettarono il dibattimento.
a La Spezia il 10 ottobre 2000, nel procedimento contro un naturista sorpreso nudo nella nota spiaggia di Guvano (Corniglia), il Dott. Brusacà pronunciò sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste. Nella motivazione si affermò, tra l'altro, che "E' un dato acquisito il ritenere l'esistenza di una evoluzione del costume che si traduce nella tolleranza e tollerabilità nei confronti del nudismo inserito nella più generale pratica del naturismo.
a Ravenna il 09 maggio 08 il Giudice di Pace assolse un imprenditore toscano dalla ridicola accusa di "Atti contrari alla pubblica decenza" perchè sorpreso nudo dalle Guardie Forestali,di fianco alla moglie nuda (ella non denunciata) mentre prendeva il sole sulla nota spiaggia naturista di Lido di Dante ;
a Marche 2012 altra assoluzione di cui non disponiamo ancora del testo, più tantissime altre che non riportiamo per non tediare.

Inoltre la CASSAZIONE (sezione terza), Presidente Dott. Papadia, nella sentenza n. 1765/2000, in cui annullò la condanna per "atti osceni" inflitta dalla Corte d'appello di Milano ad un uomo che, per fare dispetto alla vicina di casa, aveva finto di sbrigare un bisogno fisiologico nella concimaia per poi esibire l'organo genitale. Nella motivazione la Corte, fra l'altro, così affermò "la nudità dei genitali può assumere un diverso rilievo penale in funzione del contesto oggettivo e soggettivo in cui è concretamente inserita: così può configurare un atto osceno, quando esprime, anche psicologicamente, un istinto sessuale; ma può semplicemente costituire un atto contrario alla pubblica decenza, quando è mero esercizio della funzione fisiologica dell'urinare; o addirittura sfugge a qualsiasi rilevanza penale se è inserita in un contesto pedagogico o didattico (es. durante una lezione di anatomia o di educazione sessuale) ovvero in particolari contesti settoriali (per es. di tipo naturista o salutista)."

la CASSAZIONE (sezione terza), Presidente Dott. Papadia, nella sentenza n. 3557/2000, pur annullando la precedente s


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